Il “Copernicus Climate Change Service”, l’osservatorio della Commissione Europea sui cambiamenti climatici, ha rivelato che il maggio 2024 è stato il più caldo mai registrato a livello mondiale, confermando un trend quanto mai preoccupante, per dodici mesi consecutivi la temperatura media globale ha raggiunto valori record. Si tratta di dati confermati anche dall’”Organizzazione Meteorologica Mondiale” e dall’Ufficio Meteorologico del Regno Unito” e dal suo report “Annual to decadal climate prediction update”, un aggiornamento annuale e decennale sui cambiamenti climatici in corso.
Credits: C3S/ECMWF
Carlo Buontempo, il direttore del Copernicus, ha dichiarato: “È scioccante, ma non sorprendente che abbiamo raggiunto questa serie di 12 mesi consecutivi. Anche se questa sequenza di mesi da record alla fine verrà interrotta, il segno generale del cambiamento climatico rimane e non vi è alcun segno in vista di un cambiamento in tale tendenza”.
Alle dichiarazioni di Carlo Buontempo hanno fatto seguito quelle di Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente: “Gli esseri umani, responsabili del riscaldamento, rappresentano lo stesso pericolo per il pianeta come il meteorite che ha sterminato i dinosauri. Nel caso del clima, non siamo i dinosauri. Noi siamo il meteorite. L’allarme è grave. C’è l’80% di probabilità che le temperature medie globali superino entro il 2028 gli 1,5 gradi Celsius, il target stabilito dall’Accordo sul clima di Parigi”.
Il tempo, dunque, stringe ed è necessario prendere provvedimenti immediati di mitigazione, perché le conseguenze del cambiamento climatico non minacciano solo il nostro futuro ma anche il nostro presente. Il futuro delle nuove generazioni dipende anche dalla nostra capacità di ridurre le emissioni inquinanti, proteggere la natura, dare vita a sistemi di sviluppo economico sostenibili.